Eliminare ogni traccia dell’Ordine di San Gennaro… come posso mai fare una cosa del genere? 
Dopo tutto quello che ho scoperto, dopo quello che ho visto… No, non voglio farlo!
Ma non posso disubbidire alla Fiamma del Vesuvio. Le ho giurato eterna fedeltà, e devo seguire i suoi ordini affinché noi, membri dell’Ordine dei Rosacroce, possiamo vedere avverarsi la Visione dell’Imperatore.
Sono stata una stupida! Una parte di me sapeva che non dovevo farle quella domanda, eppure non sono riuscita a trattenermi dal porla comunque. Come mi è saltato in mente di chiederle se l’Ordine del Santo, legato anch’esso ad una propria visione profetica, fosse in conflitto con il nostro?! Che idiota! Ho sperato con tutta me stessa che entrambi gli Ordini potessero coesistere ma, a quanto pare, quello di San Gennaro deve essere invece fatto svanire nel nulla. E tutto ciò dovrà avvenire per mano mia. Suppongo che l’Imperatore abbia visto -nella sua Visione- che questo Culto sarà la causa di orribili eventi che colpiranno tutti noi. Eppure, più ci ragiono sopra e più non riesco a capire perché, dopo quanto stabilito non mi sia stato comandato di estirpare l’Ordine, ma solo di distruggere ogni prova della sua esistenza. Cerco di scacciare ogni dubbio che sto provando in questo momento verso la Fiamma. Devo ricordare a me stessa che ogni suo ordine non è altro che un comando diretto del nostro Signore. Che la Volontà dell’Imperatore parla tramite la Fiamma, e noi dobbiamo seguire ogni sua singola direttiva, per il bene di tutti noi. Poiché egli sa tutto! Ma purtroppo, non riesco a scacciare dalla mia mente il pensiero che vi siano altre ragioni dietro a questo suo ordine. Ragioni che non hanno a che fare con la Profezia, ma sono legate invece a interessi personali dei Gran Maestri dei Rosacroce. Spero di sbagliarmi. Forse la mia mente è solo ancora suggestionata da tutta la politica, e dalle discussioni avvenute stamane durante la riunione coi Nobili Cacciatori.

L’incontro si è tenuto al Duomo, e fortunatamente è stato meno turbolento di quanto mi aspettassi, nonostante le tensioni siano state numerose e particolarmente evidenti. Con noi erano presenti i tre Capifamiglia delle Nobili Famiglie napoletane, insieme a quello della “famiglia” Esposito di Cacciatori mercenari. Si è discusso a lungo di numerose questioni che dobbiamo affrontare nei prossimi giorni: dal cercare di calmare i moti popolari (e ristabilire un legame con i cittadini), al trovare un modo efficace per ripulire la Città e ricostruire le Mura. Siamo anche stati informati della presenza di navi Imperiali, ovviamente con a bordo gli uomini del Clan, vicino la costa. Sembra che Don Pietro, quella carogna che ho scoperto essersi persino affibbiato il titolo di “Siniscalco” della Città di Napoli, si stia preparando per sferrare un attacco contro di noi. L’area che affaccia sul mare, per ora, è l’unica, da quando sono cadute le Mura, dove è stato possibile ristabilire una difesa stabile contro gli Abomini. Sapendo che il Clan possiede una delle reliquie più potenti della Città, temo al solo pensiero di cosa abbia intenzione di fare.
Purtroppo, non c’è stato modo di discutere ulteriormente a riguardo, poiché siamo stati interrotti da un messo dell’Inquisizione, che ci ha ingaggiati per una Caccia nella Piazza del Mercato. Abbiamo quindi immediatamente interrotto la riunione per dirigerci sul posto.
Una volta arrivati, ci siamo trovati dinanzi ad una manifestazione popolare contro il Clan. La persona a capo del movimento, che mi è sembrato di capire si chiami Masaniello, ci è venuto incontro chiedendo disperatamente il nostro aiuto. In mezzo a quella moltitudine di persone, ammassate all’interno della piazza e che tentavano a fatica di scappare, vi era infatti un enorme Abominio.
Il suo aspetto era raccapricciante: sebbene ricordasse vagamente un essere umano, si muoveva a quattro zampe, e la pelle del dorso era lacerata e rivolta verso l’esterno, coprendolo a mo’ di mantello. Ma ciò che mi ha realmente terrorizzato è stato vedere le povere persone lì presenti che, colpite dal liquido che fuoriusciva senza sosta da quell’essere, venivano trasformate anch’esse in Abomini. Purtroppo, ci siamo trovati costretti ad imbracciare le armi contro quelle creature, nonostante fossero fino a pochi secondi prima degli innocenti cittadini. Non c’era nulla che potessimo fare per salvarli e, in quel momento, se non ci fossimo difesi, saremmo stati uccisi da quell’orda.

È iniziata così una delle Cacce più frenetiche a cui abbia mai partecipato. In pochi attimi si sono susseguiti una serie di eventi, ognuno di seguito all’altro, mentre eravamo circondati dal caos e dalla confusione.
Ho visto mio zio Zaccaria, un secondo prima al mio fianco a falciare intere orde di mostri, venire improvvisamente spinto diversi metri lontano da me, dalla carica un Abominio dalla forma taurina. Neanche il tempo di poter andare in suo aiuto che, alle mie spalle, ho udito un grido d’aiuto, lanciato da Gennaro, mentre veniva intrappolato dai tentacoli di un’altra mostruosità. Voltandomi poi di nuovo verso Zaccaria, lo vedevo ora abbattere la miserabile creatura che aveva tentato di attaccarlo, per poi essere immediatamente aggredito da un’altra bestia.

Potrei continuare per ore a descrivere tutto quello che ho visto durante la battaglia, ma purtroppo, sebbene questo mi aiuterebbe a distrarmi dai pensieri che affliggono il mio animo, tra poco dovrò preparami per andare a compiere il gravoso compito che mi è stato affidato.
Per farla breve, non so per quanto abbiamo combattuto, ma alla fine siamo riusciti ad uccidere ogni singolo Abominio senza che vi fossero caduti tra i nostri compagni. Solo Donna Isabella, mentre era svenuta a causa delle ingenti ferite subite, ha rischiato di essere brutalmente uccisa da una mandria di creature. Dobbiamo ringraziare il provvidenziale aiuto di Argento Esposito che, evocando un possente destriero e gettandosi nella mischia per andare in suo soccorso, è riuscito a trarla in salvo.
Quell’uomo riesce ad essere sempre così sorprendente! Ancora non riesco a comprendere come egli faccia a Cacciare e a compiere gesta così straordinarie, nonostante non possieda il dono della vista.

Dopo il salvataggio della Nobile Cacciatrice, ho creduto che non avrei assistito a nulla di tanto spettacolare e straordinario per il resto della giornata. Quand’ecco che, all’improvviso, mentre stavo per decretare la fine della Caccia, la terra ha incominciato a tremare e del fumo è fuoriuscito dal Vesuvio.
Ho visto dipingersi un’espressione di puro terrore sul volto dei Cacciatori che hanno assistito alla caduta di Napoli, che è poi mutata in una di stupore e meraviglia quando hanno visto ricostruirsi parte delle Mura cadute della Città. Grazie al potere del Vulcano, si sono innalzate delle imponenti pareti, formate non solo da solida roccia, ma da fuoco e lava. E dobbiamo tutto questo a Damian.

Purtroppo però, non posso più continuare a scrivere. È ora che mi prepari e mi incontri con Augusto Sansevero. Ho saputo che anche lui è diventato un Rosacroce, e avrò bisogno del suo aiuto per mettere in atto il primo compito che mi è stato affidato: demolire le Cripte dell’Ordine di San Gennaro. Con le sue conoscenze, e con i giusti esplosivi Imperiali, non sarà difficile riuscirci.
Non so però se avrò la forza di andare fino in fondo nella mia missione. Non so se riuscirò a commettere anche quell’orribile gesto, che mi è stato ordinato di compiere dopo che avremmo distrutto le Cripte.
Non riesco a credere che dovrò bruciare il corpo di Alec. Non dopo tutto quello che noi Cacciatori gli abbiamo fatto. Non dopo che sono riuscita finalmente a dargli una degna sepoltura, vicino alla tomba della donna che ha tanto amato. La sua Rosa, a cui ha rivolto le sue ultime parole prima di morire.
Egli non merita tutto questo, non lo merita…

Top