Quando sono entrata nei Rosacroce, su consiglio di mio padre, pensavo che grazie a loro sarei diventata una persona nuova. Che avrei acquisito maggiore consapevolezza, che avrei trovato la pace a cui tanto aspiro e che loro mi hanno promesso. Invece, dopo aver eseguito il mio primo ordine, mi sento solo più vuota.
Nonostante tutti i miei dubbi, ho rispettato la Volontà dell’Imperatore: le Cripte sono ora un cumulo di macerie e il corpo di Alec è stato distrutto. Mentre guardo la brace ardere flebilmente su ciò che resta di lui, provo un dolore indescrivibile, nel quale si fa spazio solo la paura. Paura di quello che potrebbero chiedermi di fare in futuro, soprattutto il giorno in cui scopriranno ciò che ho rivelato a Damian.
Sono stata fin troppo avventata nel decidere di raccontargli del rituale che ho eseguito in queste Cripte (e del Sogno che ho avuto), senza prima parlarne con la Fiamma. Ora egli conosce tutta la verità sulla Reliquia dell’Ordine: che essa è composta non solo dal Sangue del Santo, ma anche da quello del Primo Gran Maestro. Sa dell’ossessione nata in quell’uomo per Gennaro. Un’ossessione che l’ha spinto a bere il contenuto dell’ampolla fino a svuotarla quasi del tutto, prima di riempirla nuovamente col suo Sangue.
Quello che più mi preoccupa, però, è che egli ora sa che bevendo anche solo qualche goccia del prezioso liquido, è possibile divenire un nuovo Gran Maestro dell’Ordine di San Gennaro.
Nessuno dovrebbe conoscere queste informazioni: la memoria e le conoscenze del Culto devono svanire per sempre! Questo vuole la Visione. Spero con tutta me stessa che questa siano solo preoccupazioni inutili, ma oramai non sono più certa di nulla.
Per ora mi hanno assicurato che non desiderano che io faccia del male a nessuno, ma Damian si sta pericolosamente mettendo sempre di più contro la Visione. È intenzionato a riportare in vita l’Ordine di San Gennaro, desidera canonizzarlo, e sta già agendo in tal senso. Ancora ripenso alla mia incredulità quando mi rivelò queste sue intenzioni, il giorno in cui morì Alec, mentre ce ne andavamo dalle Cripte con i membri dell’Ordine.
Li portammo al cospetto dell’Inquisitore e ora, con la ricostruzione delle Mura -quelle maledette Mura- è stato mosso il primo passo per un’alleanza tra il Culto (fino a poco tempo fa considerato eretico) e il Dogma. È stato richiesto un grande sacrificio da parte di entrambi per erigerle. Svariate reliquie dell’Ordine del Santo, possedute alcune dai Cultisti e altre dai Dogmatici, sono state sacrificate nel Vesuvio. Ma non è tutto: per erigere un’opera così maestosa, è stato necessario offrire un ulteriore tributo. Quattro membri dell’Ordine si sono immolati, gettandosi nella bocca del vulcano, e Damian ha invece sacrificato il proprio braccio, per completare il rituale.
Quando l’abbiamo incontrato a Santa Chiara era distrutto e pentito per quello che aveva appena fatto, per aver agito da solo in un momento in cui dovremmo essere invece uniti e intenti a collaborare. Ripensando a quelle parole, mentre fisso ancora le ceneri dell’uomo che ho appena bruciato, provo un terribile senso di colpa. Io, che più di tutti, desideravo un’alleanza tra i Cacciatori, sto invece portando avanti da sola una missione che mi allontana sempre di più dai miei compagni.