Introduzione e Cristalli
Mio adorato Padre,Con la speranza che possiate un giorno tornare nella nostra amata Città e io possa finalmente rivedervi dopo tanti anni, vi scrivo questa lettera per informarvi della situazione nella quale sta versando Napoli. So che non avete particolare interesse nel venire a conoscenza delle vicende che affliggono la nostra terra, tuttavia permettetemi comunque di mettervi al corrente di alcuni fatti importanti accaduti recentemente, poiché non so se avrò modo di poterlo fare in futuro.
Al momento mi trovo infatti in carrozza, diretta verso il Vesuvio che potrebbe eruttare da un momento all’altro; se ciò dovesse accadere, desidero che si sappia qual è stata la causa di tale tragedia e che siano noti i crimini orribili perpetrati dall’organizzazione criminale nota come il “Clan”, i quali hanno portato alla distruzione di Napoli.
Non ne sono certa, ma credo che i primi segnali di ciò che stava per accadere si siano manifestati durante alcune missioni apparentemente ordinarie, a cui abbiamo partecipato io e altri Cacciatori mesi fa. La prima che mi ritorna alla mente è una in cui fummo inviati al Castel Sant’Elmo, unica roccaforte della Città all’esterno delle mura, poiché dalla fortezza non si avevano notizie da giorni.
Una volta arrivati ci siamo trovati dinanzi ai cadaveri delle guardie e dei soldati che difendevano la fortezza, insieme ad uno spettro e a svariati abomini che sono stati, ovviamente, la causa di tanta morte e distruzione. C’è un solo elemento di quella missione che però sento valga davvero la pena di menzionare, ovvero il ritrovamento di un particolare cristallo all’interno del castello. Ad oggi posso dire che abbiamo molta familiarità col suddetto cristallo, essendo quest’ultimo riapparso ripetutamente nelle varie missioni che hanno seguito quella a Sant’Elmo: si tratta di una potente sostanza creata dal Clan, che dona a coloro che la assumono (inalandone la polvere o iniettandosi il cristallo), una forza straordinaria. Coloro che indugiano in questa pratica arrivano a subire orribili mutazioni ottenendo capacità sovrannaturali, ma a costo di perdere la propria umanità e, forse, anche il proprio senno.
Poco tempo dopo, quando meno ce l’aspettavamo, abbiamo persino scoperto con profondo disgusto come i suddetti cristalli venissero realizzati. Questa scoperta avvenne durante una festa al Palazzo Reale.
Festa a Palazzo Reale e rapimento della Sibilla
L’evento era stato organizzato da Antonio Gambardella, apparentemente una figura di spicco nella società napoletana, in realtà un vile criminale, in combutta col Clan per mettere in atto una serie di atroci misfatti. I loro obiettivi erano vari: oltre ad aver osato attentare alla vita di noi Nobili Cacciatori tramite una trappola velenosa all’interno di uno dei lampadari, fortunatamente scoperta e disattivata dagli altri Cacciatori presenti, il loro scopo principale era il rapimento dell’ospite speciale di quella sera: la Sibilla, madre delle Rimembranti. Io stessa, insieme ad un altro Cacciatore, ho assistito alla fuga del rapitore (una sottospecie di mezz’uomo deforme). Tentai ovviamente di fermarlo, ma senza successo, poiché la creatura rendendo sé stesso e la Sibilla intangibili ha attraversato i muri del Palazzo rendendo impossibile la cattura.
Vi rassicuro subito però: nei giorni successivi siamo riusciti a scovare il luogo in cui la Sibilla è stata imprigionata, liberandola e riportandola nell’Antro in cui tutt’oggi dimora. Ci siamo purtroppo trovati costretti ad uccidere la Chimera posta a guardia di quel luogo, che verrà prontamente sostituita da un guardiano altrettanto adeguato.
Infine, come scritto precedentemente, è avvenuta la scoperta su come venissero creati i cristalli.
Nelle cucine del Palazzo è stato ritrovato il laboratorio nel quale venivano realizzati tramite la lavorazione di Sangue che, come già temevo, ci è stato poi confermato essere quello di Nobili Cacciatori. Esso veniva estratto tramite disgustosi rituali da parte di individui che sono stati prontamente uccisi, con mia somma gioia, dai Cacciatori che hanno fatto l’orribile scoperta.