L’Ordine di San Gennaro
Nei giorni successivi alla festa abbiamo fatto delle interessanti scoperte sempre legate al Sangue, stavolta però quello di un antico Santo dimenticato o, per essere più precisi, “bandito” dallo stesso Dogma.
I primi accenni al Sangue di San Gennaro li avemmo da un vampiro oramai morente di nome Vladislav che ci raccontò di come spese la sua vita nella ricerca incessante della preziosa reliquia per far risorgere la sua amata. Abbiamo acquisito informazioni ben più importanti successivamente, quando quasi al termine delle nostre ricerche abbiamo fatto la conoscenza di Alec Nerospina (individuo dal nome a noi già noto), presentatosi come uno dei membri dell’Ordine di San Gennaro. La ragione che l’ha spinto a farsi avanti è stato un interesse in comune che, secondo lui, ci sarebbe stato tra noi Cacciatori e il culto: impedire al Clan di mettere in atto i suoi intenti. Oltre al rapimento della Sibilla, sembra infatti che questi si fosse interessato anche al Sangue del Santo che, a detta di Alec, è forse la reliquia più potente che esista nella nostra Città, capace di portarla alla sua fine e distruzione. A udire queste parole avremmo voluto ovviamente approfondire la questione, ma l’incontro è stato purtroppo interrotto da un gruppo di individui appartenenti al Clan e capeggiati da Don Pietro de Luca in persona, l’uomo a capo dell’organizzazione. Ci hanno attaccato senza esitazione, usando i cristalli e dando vita ad uno scontro incredibilmente violento, dal quale siamo usciti vincitori ma non senza subire perdite. Mi duole infatti informarvi che vostro nipote, il mio amato cugino Jerome, è purtroppo caduto combattendo valorosamente in battaglia. Fortunatamente lo stesso destino non è toccato alla sua Rimembrante, e ora i suoi ricordi vivono in nostro zio Zaccaria che, sebbene condivida con Jerome la sua stessa “malasorte”, ha già dato più volte dimostrazione del suo talento e della sua grande. Terminato lo scontro, Don Pietro era ovviamente già svanito nel nulla mentre Alec, gravemente ferito ma salvo, è stato lasciato libero di andarsene con la promessa che avrebbe organizzato col Gran Maestro dell’Ordine un incontro per noi Cacciatori. Non posso dire quali siano state le ragioni cha hanno spinto i miei compagni a non prendere provvedimenti nei suoi confronti, da parte mia vi confido che ho semplicemente ritenuto l’arresto di Alec non particolarmente utile al momento, a differenza dell’incontro coi cultisti che ci avrebbe dato risultati ben più interessanti e proficui. A seguire questo evento vi è stato poi il ritrovamento e recupero della Sibilla, riportata poi nel suo Antro come vi ho già riferito.
Luna di Sangue
Superata questa difficile situazione pensavamo di poterci concedere un po’ di riposo, approfittando dei festeggiamenti per la “Luna di Sangue”. Purtroppo anche durante questa lieta festività abbiamo dovuto affrontare numerose Cacce “straordinarie”, durante una delle quali sono stata io stessa duramente colpita e irrimediabilmente danneggiata. Preferisco però sorvolare sull’argomento e parlare di questo quando ci incontreremo finalmente di persona. Desidero invece citare un altro particolare fatto avvenuto durante le giornate del festival, ovvero il ritrovamento di un artefatto su cui c’erano simboli appartenenti al culto dei Lupercali, un culto apparentemente legato alla città di Roma. Non so ancora con certezza di cosa si tratti, ma sicuramente troverò tutte le risposte che cerco nella Città Eterna dove mi recherò al più presto, approfittandone anche per far visita alla mia cara sorella Angelica.
Arrivati alla fine della “Luna di Sangue” è avvenuto il matrimonio tra le famiglie Aragona ed Esposito, celebrato durante l’ultimo giorno della festività, dove però abbiamo dovuto fronteggiare nuovamente il Clan. I suoi affiliati avevano infatti rapito alcuni degli ospiti invitati al gioioso evento, sostituendoli con delle “copie” che ci hanno attaccato durante la celebrazione. Ovviamente, tutti loro hanno incontrato il loro inevitabile destino pochi attimi dopo per mano dei numerosi Cacciatori presenti. Sento il bisogno di dover far nota dell’aiuto ricevuto da un nuovo Cacciatore arrivato quel giorno in città: Damian Kosez d’Aragona, fedele servitore del Sommo Inquisitore Vespoli Vernieri e probabile prossimo Inquisitore della città di Napoli, che ci aveva avvisato della possibile presenza di queste creature all’evento. Ritrovati i Nobili che erano stati sostituiti, essi ci hanno rivelato il reale scopo del Clan, ovvero approfittare del caos, rapire la sposa – che portava in grembo un bambino concepito durante la “Luna di Sangue” e che perciò (secondo una profezia a loro nota) che possiederà un sangue assai più forte e potente di quello di ogni altro Cacciatore. Nuovamente il Clan stava cercando di mettere le mani sul potere che si trova nel sangue di noi Nobili Cacciatori. Per loro sfortuna, poche ore dopo, abbiamo tratto in salvo la ragazza e portato a termine la celebrazione del matrimonio, anche se il nostro animo è stato nuovamente scosso a causa di un pennacchio di fumo fuoriuscito dal Vesuvio mentre celebravamo il lieto evento. Ultimo aspetto di quel giorno che sento il bisogno di comunicarvi, riguarda invece i già citati cristalli. Come già scritto, in numerose occasioni abbiamo avuto a che fare con essi e con le mostruose mutazioni provocate dall’iniezione dell’artefatto, ma si è sempre trattato di trasformazioni “instabili”, che portavano alla creazione di essere informi e figure caotiche. Quel giorno per la prima volta abbiamo invece visto degli individui assumere sì forme mostruose, ma più definite, divenendo creature dal chiaro aspetto di animali antropomorfi. Apparentemente, sembra che questa “stabilità” sia dovuta sempre all’influenza della Luna di Sangue, ma non vi è ancora nulla di certo in proposito.