All’attenzione dei Nobili Cacciatori delle Purissime Nobiltà delle Città Lontane e Vicine,
Da parte delle Famiglie Aragona, Sansevero, Borbone ed Esposito,

L’amara notizia che ho l’obbligo morale di comunicarVi è la seguente, e Vi prego di considerare tale missiva con la massima attenzione.
Non ci girerò attorno: la Città di Napoli, tristemente vi annuncio, è caduta. L’infausta sorte si è abbattuta su di Noi. 
Nella giornata corrente, i Nobili Cacciatori di Napoli hanno dovuto affrontare una terribile catastrofe naturale che ha visto il Vesuvio eruttare con inaudita forza, facendo sorgere nel magma e nella lava delle creature terribili, abilmente sconfitte. 
Ma la vera minaccia era dietro l’angolo, e i tumulti naturali sono diventati tumulti di natura politica. Il Clan, organizzazione segreta della malavita napoletana, ha sferrato con forza il suo attacco alla Città. Don Pietro, che l’Innominato lo maledica, ha brutalmente ucciso il Siniscalco, garante dell’Impero in città, e ha preso possesso del Maschio Angioino. Il cuore ci si stringe in una morsa, al pensiero del simbolo di Napoli tra le mani di un usurpatore. L’eminenza dogmatica, il Vescovo, sotto accusa di tradimento per i suoi crimini contro la Città stessa, è stato da Noi imprigionato. L’Inquisizione si è ritirata nel Chiostro di Santa Chiara, in attesa. 
Non addolcirò le mie parole, la situazione è complessa. Le Mura della Città, estrema difesa dagli Abomini e dalla Corruzione, sono crollate e molti quartieri sono stati distrutti. L’oscurità aleggia nelle nostre strade, in attesa di spazzarci via tutti. L’ultima speranza è rappresentata da coloro che con il loro Nobile Sangue difendono i luoghi amati, da quando per la prima volta furono chiamati Cacciatori.
Forse non conoscete Napoli, ma permettete che l’inchiostro di questo penna Vi faccia pensare a una terra meravigliosa ma fragile, in ginocchio, bisognosa del continuo aiuto dei Suoi Cacciatori. 
Ordunque è questa la seconda comunicazione di tale missiva.
I Nobili Cacciatori delle Famiglie Nobili e meno nobili di Napoli proclamano la nascita del movimento della Resistenza, a difesa della purezza della Città contro Don Pietro l’Usurpatore e gli abomini che la infestano. 
Unitevi a Noi, dunque, non indugiate altrimenti.
La Città sarà senza dubbio alcuno salva, se anche Voi Cacciatori voleste contribuire alla sua salvezza! 
Nonostante l’accusa di tradimento del Vescovo, il cuore del Dogma è ancora forte nella fede dei cittadini napoletani, le truppe dell’Inquisizione si ergeranno senza dubbio alcuno contro l’eresia dilagante. La situazione è sotto controllo. 
E i Cacciatori, oggi più che in passato, sono pronti a versare fino all’ultima goccia del loro Sangue pur di portare a compimento la loro Missione.
I tempi sono bui. 
Resistete, anche Noi lo faremo. 
 Le Nobili Famiglie 

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